Nel
caso degli elementi di compartimentazione verticali la verifica deve
essere condotta sia nei confronti dei tamponamenti che di tutti gli
elementi
strutturali portanti in quanto il loro collasso comporta inevitabilmente
la distruzione del comparto. Un compartimento deve resistere per la durata
dell'incendio teorico in modo da conservare la propria stabilità
meccanica (non collassare), "caratteristica R", la propria tenuta ai
gas caldi e alle fiamme "caratteristica E" e all'isolamento
termico (tale da impedire la propagazione per conduzione o irraggiamento)
"caratteristica I". Le combinazioni delle tre caratteristiche
compone nota sigla R.E.I. che, seguita da un numero indicante i minuti
primi, caratterizza la resistenza al fuoco di un elemento di compartimentazione.
Gli
interventi Tesi
tesi alla realizzazione di elementi di compartimentazione verticale sono
rivolti:
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alla
realizzazione di pareti o setti tagliafuoco
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alla
riqualificazione ai fini antincendio di pareti esistenti
mediante placcature o contropareti.
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La
Normativa Italiana consente tre modi per addivenire ad una
certificazione di compartimentazioni verticali:
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metodo
sperimentale
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metodo analitico |
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metodo
Tabellare |
In
ogni
caso
occorrerà redigere da parte di professionista abilitato ai sensi della
legge 818 del 07/12/84 e D.M.
25/03/85 una relazione valutativa che sia mirata alla
certificazione del singolo compartimento nelle sue caratteristiche
dimensionali, di carico e di vincolo.
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